Il Fiore di Loto è il simbolo di una bellezza delicata e spontanea nata nel fango e nella lordura. Da tempo immemore è il simbolo del Buddha, e di una purezza senza eguali di nobiltà capace di ergersi radiosa nell’oscurità del mondo terreno, ma rappresenta al contempo, a un livello filosofico, la bellezza della realizzazione personale, delle aspirazioni ideali dell’uomo che vengono portate avanti traendo forza ed energia dal guano e dal fango dell’esistenza. Nel pensiero asiatico, queste ultime rappresentano i dilemmi interiori, le sofferenze e le passioni umane, trasformate con caparbietà e forza da motivo di patimento in squisita e ineffabile bellezza.
Dal guano alla nobiltà, dunque. Un percorso che molti di noi potrebbero associare a quello del manga, che negli ultimi cinquant’anni si è sempre più allontanato dal pregiudizio che lo relegava al livello più infimo della cultura popolare, per elevarsi fino al conseguimento di riconoscimenti artistici sempre più prestigiosi e numerosi.
Secondo alcuni il manga non nascerebbe neanche nel nostro secolo, ma potrebbe trovare le sue radici più profonde in epoca ben più remota, collegandosi persino all'arte delle xilografie delle epoche Tokugawa e Meiji. Quel che è certo è oggi il Manga è divenuto il perno di una straordinaria fucina artistica e produttiva che fonda il proprio immenso indotto non solo sulla carta stampata, ma su film, videogames, animazione, tie-in. Che piaccia o no alla critica, si tratta di un traguardo indiscutibile.
In questi giorni si sta tenendo a Parigi, presso la Galleria Vallois, una straordinaria mostra curata da David Rosenberg e dedicata proprio al Manga, alla sua storia e alla sua evoluzione, con tavole originali esposte al pubblico, con tutto il loro carico di suggestione, forza e dinamicità, molto più evocativa di quanto potrebbe essere apprezzato tramite la pagina stampata per la vendita.
Un esperimento culturale unico nel suo genere, che è stato possibile grazie alla collaborazione di Georges Philippe Vallois e alla passione di tutto lo staff impiegato nel progetto. Un’esperienza interessante per chi dovesse trovarsi nell’Île-de-France nelle prossime settimane e fino al 20 maggio!
Parigi - Galleria Vallois
36, Rue de Seine 75006
Dal 16 aprile al 20 maggio 2010
www.galerie-vallois.com
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