giovedì 27 novembre 2014

Una piccola comparazione fra Marvel e Sergio Bonelli Editore


In rete quando si parla dei dati di vendita dei fumetti salta sempre fuori una persona in mala fede oppure disinformata (perché in precedenza ha dato retta a persone in mala fede) che fa comparazioni sballate fra i dati di vendita dei fumetti americani (Marvel, DC Comics, Image, Dark Horse e così via) e di quelli pubblicati da Sergio Bonelli Editore.

Qual è l'argomentazione della persona in mala fede o disinformata? Siccome Tex vende 200.000 copie, cioè il doppio della serie americana più venduta, allora il mercato italiano non ha nulla da invidiare a quello americano. Anzi, dovrebbero essere gli editori americani a invidiare il mercato italiano.

Perché l'argomentazione della persona in mala fede non sta in piedi?
Perché la persona in mala fede dimentica di dire che il cinquantesimo fumetto nella classifica dei comic book più venduti negli Stati Uniti vende 50.000 copie, il centesimo vende 30.000 copie, il centocinquantesimo vende 20.000 copie, il duecentesimo vende 12.000 copie e il trecentesimo vende 6.000 copie.
In pratica tutti i fumetti della Bonelli tranne cinque (Tex, Dylan Dog, Julia, Nathan Never e Zagor) sarebbero fuori dalla top 100, e tre di essi (Julia, Nathan Never e Zagor) sarebbero nella zona bassa della top 100.
I dati riportati sopra riguardano solo gli albi spillati.

Se il discorso non fosse abbastanza chiaro si può fare un'illuminante comparazione fra due video. Il video di C.B. Cebulski che insegna a preparare la pasta, messo in rete sette giorni fa, ha quasi raggiunto le 50.000 visualizzazioni. Il video della conferenza stampa epocale della Bonelli, caricato due mesi fa dopo essere stato pubblicizzato come un evento rivoluzionario, è fermo a 14.000.




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