martedì 24 marzo 2015
Mike Deodato Jr contro Mauro Boselli: una lite per Tex
Ieri pomeriggio Mike Deodato Jr. ha mandato pubblicamente a quel paese Mauro Boselli, supervisore e sceneggiatore di Tex. Questo è il messaggio che l'autore brasiliano noto soprattutto per la sua collaborazione con la Marvel (ha disegnato The Amazing Spider-Man, Avengers e altri titoli di successo della casa editrice newyorkese) ha scritto su Facebook:
"Ho appena mandato affanculo un supervisore della Bonelli. Io sono la persona più gentile dell'universo, ma questo demente ha oltrepassato ogni limite. I disegni di Tex che vi ho fatto vedere sono gli ultimi che farò nella mia vita. Non disegnerò mai più quel personaggio."
Lo sceneggiatore e curatore editoriale di Tex è intervenuto nel sito Bad Comics scrivendo questo commento:
"Sulla sua pagina Facebook, Deodato (o forse uno dei suoi fan) parla di "sogno spezzato". Il problema è che si trattava di un sogno troppo costoso, per la Bonelli, in quanto il buon Mike ("l'uomo più gentile del mondo", come lui stesso si definisce su Facebook) voleva una cifra (che non sono autorizzato a rivelare) che è circa il doppio di quello che prende il decano dei nostri disegnatori. E Mike la pretendeva per le SOLE MATITE. Gli abbiamo detto che non era possibile. Lui ci ha chiesto tempo per riflettere.Ha detto che il denaro non era un problema. Ma poi è restato della sua opinione. Quindi lo era, un problema. Vabbè, legittimo. Poi ci siamo salutati via mail, ma ho commesso l'errore di chiedergli per favore di smettere di rilasciare interviste sul suo desiderio di fare Tex, visto che la collaborazione era impossibile per mancati accordi economici. Mio errore, perché le interviste erano state rilasciate PRIMA, e io non l'avevo capito. Mike avrebbe potuto farmelo notare senza arrabbiarsi. Invece si è arrabbiato. Parecchio." [grassetto mio]
Leggendo la risposta del supervisore sembra di capire che da parte del fumettista brasiliano ci sia stata una reazione eccessiva e sopra le righe a quella che era una richiesta educata e gentile ("Poi ci siamo salutati via mail, ma ho commesso l'errore di chiedergli per favore di smettere di rilasciare interviste sul suo desiderio di fare Tex, visto che la collaborazione era impossibile per mancati accordi economici").
Le cose non stanno affatto così, come ha dimostrato Deodato pubblicando lo scambio di lettere fra lui e Boselli. Inizialmente c'è stato uno scambio reciproco di lettere dai toni cordiali che non si è concluso con la stipulazione di un contratto perché il compenso chiesto da Deodato era considerato troppo alto da parte della Sergio Bonelli Editore. A un certo punto, però, Boselli ha scritto una lettera aggressiva, con toni sopra le righe (l'imperativo "SMETTILA" in stampatello) e accuse campate in aria (Boselli ha accusato Deodato di essere un bugiardo - "non eri sincero" - perché ha dichiarato alla stampa di avere l'ambizione di disegnare Tex). Questa è la lettera che ha fatto arrabbiare Deodato:
"(...) Per favore, allora, SMETTILA di parlare in pubblico e con la stampa della tua ambizione di lavorare a una storia di Tex. Non è vero e non è giusto. Mi hai anche detto che il denaro non era un problema, ma non eri sincero." (L'originale: "Please, then, STOP talking in public and on the press about your ambition to work on a Tex story. It’s not true and it’s not fair. You also told me that money wasn’t an issue, but you were not sincere.").
Il primo commento su Facebook non è stato scritto da Deodato dopo avere ricevuto questa lettera. Il disegnatore ha risposto educatamente alla lettera di Boselli facendo presente che non racconta bugie e che non voleva avere più nulla a che vedere con lui. Il supervisore della Bonelli ha insistito scrivendo un'altra lettera dai toni accusatori, e solo allora Deodato ha reso pubblica la vicenda mandando Boselli a quel paese nel messaggio scritto su Facebook.
Non contento, Boselli ha scritto un altro commento dopo che Deodato ha pubblicato le lettere:
"Fantastico! Lo scorrettissimo Deodato riporta la nostra intera conversazione mail sulla sua pagina Facebook per darmi del bugiardo. Peccato che, se avete la pazienza di leggerla, ovviamente alla rovescia, vedrete che in realtà corrisponde a cio che ho detto, la figura la fa lui e di offese io non gliene ho rivolte, mentre lui sì. Boh???"
Peccato che Deodato sia stato costretto dallo stesso Boselli a pubblicare quelle lettere... Boselli, infatti, aveva fatto credere che ci fosse stata una reazione spropositata da parte di Deodato. Solo la pubblicazione delle lettere ha permesso a Deodato di dimostrare come stanno realmente le cose.
Sarò strano, ma per me "chiedergli per favore di smettere di rilasciare interviste" e "Per favore, allora, SMETTILA di parlare in pubblico e con la stampa (...). Non è vero e non è giusto. Mi hai anche detto che il denaro non era un problema, ma non eri sincero." hanno significati profondamente diversi...
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5 commenti:
Leggendo questo articolo e non capendo assolutamente l'attacco di chi l'ha scritto nei confronti di Mauro Boselli, ci tengo solo a intervenire per precisare che è stato Mike Deodato a rendere pubblica la cosa, non Boselli come si scrive.
La questione mi pare delicata, visto che una delle due parti in causa ha usato parole grosse. Fossi nei panni di chi ha scritto questo articolo rettificherei e mi scuserei perché, ripeto, la questione è delicata.
Oltretutto, "Please, then, stop", può essere brusca quanto si vuole, ma nella traduzione non si può omettere il "Please", una forma di cortesia che introduce una frase comunque informale ed educata, quantomeno per chi conosce l'inglese.
Hai ragione sul "Please, then, stop".
Modifico l'ultima frase dell'articolo.
Quanto all'altro appunto, io non ho scritto che è stato Boselli a rendere pubblica la vicenda. Nell'articolo c'è scritto "Il supervisore della Bonelli ha insistito scrivendo un'altra lettera dai toni accusatori, e solo allora Deodato ha reso pubblica la vicenda mandando Boselli a quel paese nel messaggio scritto su Facebook."
Inoltre all'inizio dell'articolo ho scritto "Ieri pomeriggio Mike Deodato Jr. ha mandato pubblicamente a quel paese Mauro Boselli", presentandolo quindi come l'evento che ha dato il via alla discussione in pubblico.
sinceramente mi pare che la figura del poco educato la faccia Boselli.. tratta Deodato come un principiante alle prime armi..
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